Eh si non tutti gli anni sono davvero uguali e chi lavora in agricoltura o viticoltura, che si voglia, lo sa bene. E così quest’anno ci ritroviamo ad oltre metà settembre senza aver ancora iniziato la raccolta dell’uva. Solo da pochi giorni la vendemmia è cominciata, in netto ritardo rispetto a tutte le ultime annate.
Il motivo qual è? La causa va ovviamente ricercata nelle condizioni climatiche. Quest’anno la fine dell’inverno e l’inizio della primavera sono stati particolarmente freschi e questo ha fatto in modo che il ciclo della vite venisse ritardato. Tutto ciò ovviamente ha influito anche sul tempo di maturazione e nonostante il fatto che l’estate sia stata poi particolarmente calda e senza piogge, non ha creato comunque problemi alle viti, che grazie alle grandi riserve d’acqua accumulate in inverno e primavera non ha sofferto la siccità.
Tutto questo ha portato alla necessità di mantenere le uve sulle viti fino ad oltre la metà di settembre, per avere così una piena maturazione. Non sempre è possibile fare questo, perché si possa mantenere l’uva sulle viti fino a queste date è necessario che, come in questo anno, questa sia sana, priva di malattie e senza segni di “cottura” dal sole.
Altrimenti il rischio sarebbe stato quello di dover vendemmiare con una maturazione non piena con immaginabili riflessi nella produzione del vino.
Questo per fortuna non stato necessario e solo ritardando un po’ i nostri programmi, avremo sicuramente un’annata vinicola eccezionale.
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